Psicomotricità di gruppo: teorie e pratiche psicomotorie

Psicomotricità di gruppo: teorie e pratiche psicomotorie

Psicomotricità di gruppo: teorie e pratiche psicomotorie

Elementi teorici di psicomotricità

La terapia psicomotoria si realizza attraverso il corpo, il movimento, l’azione di gioco. Il/la bambino/a impara a conoscere lo spazio, a muoversi e orientarsi, a percepire le distanze e le dimensioni: protagonista in prima persona, attraverso i suoi gesti è libero/a di “dirsi, di raccontarsi e di raccontare”.

Facendo esperienza diventa capace di misurarsi con la realtà e contemporaneamente conosce se stesso, si accorge delle sue capacità, si costruisce un’immagine di sé che può – e deve – essere scissa dall’alterità, da ciò che è altro da sé.

Tipologie di attività psicomotoria

La psicomotricità considera la persona in modo globale, ovvero come stretta unione tra mente e corpo; i percorsi e le tecniche che propone hanno quindi l’obiettivo di esplorare le principali aree costitutive dell’io. La terapia psicomotoria prevede tre principali tipologie di attività, ognuna delle quali mira a favorire lo sviluppo o l’affinamento di abilità specifiche:

  • il gioco senso-motorio consiste nella ricerca di equilibro e disequilibrio e prevede azioni opposte e complementari quali tirare e spingere o saltare e cadere; ha il fine di formare un Io forte e competente, sia a livello motorio che psichico;
  • il gioco simbolico vuole stimolare la creatività e le capacità di rappresentazione; è sovente incentivato dalla presenza di materiali come teli, corde e cubi morbidi che, a seconda delle attitudini e della fantasia di chi gioca, possono diventare molto altro;
  • il gioco di socializzazione, dove lo/la psicomotricista propone situazioni e materiali che coinvolgano due o più bambini/e, o il gruppo intero.

È questa ultima tipologia di gioco ad essere prevalente nei percorsi di psicomotricità di gruppo che vengono proposti al Centro Senza Fili.

Per ulteriori informazioni, chiamaci. Siamo a tua disposizione: tel. 051 5285122

La psicomotricità di gruppo: perché e per chi

La sala colorata, con tutti i materiali in essa contenuti, diventa un luogo dove i/le bambini/e si sentono al centro dell’azione e protagonisti/e delle relazioni con i/le compagni/compagne e con l’adulto/a, in una cornice sicura in cui poter sperimentare. Il compito dell’adulto/a è di sostenere e favorire l’evoluzione del gioco stesso, affinché possa divenire un momento di crescita armoniosa per ognuno dei membri del gruppo.

Questo tipo di attività è perciò adatta a tutti/e i/le bambini/e, e tende ad essere particolarmente efficace in presenza di una o più tra le seguenti condizioni:

  • difficoltà d’interazione e comunicazione con i coetanei;
  • difficoltà d’adattamento alle regole sociali;
  • difficoltà di attenzione nel contesto scolastico;
  • scarsa motivazione all’apprendimento;
  • scarsa fiducia in sé;
  • tendenza all’isolamento;
  • difficoltà nella gestione dell’aggressività.
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