
Prevenzione del suicidio, approvata la mozione
Mozione per la prevenzione del suicidio
Per chi si occupa del dolorosissimo tema del suicidio, quella del 14 giugno 2022 è stata una giornata memorabile. La Camera ha infatti approvato la mozione dell’onorevole Cristian Romaniello (ex membro del Movimento 5 Stelle, da quest’anno parte di Europa Verde-Verdi Europei), per l’adozione di un Piano nazionale di prevenzione del suicidio.
La mozione approvata impegna il Governo a adottare un piano nazionale di prevenzione del suicidio, attraverso la creazione di centri studi e di osservatori pubblici, l’istituzione di un apposito numero verde, la promozione di campagne di sensibilizzazione e prevenzione, lo stanziamento di risorse sia per il personale che per la ricerca scientifica.
Nei prossimi mesi il Governo implementerà questi strumenti. Si comincerà dall’istituzione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno, che funga anche da centro studi. Come sottolinea Romaniello, infatti, ad oggi i dati più recenti risalgono al 2017. Negli ultimi cinque anni, però, la situazione del nostro Paese, proprio come quella globale, è cambiata radicalmente. Crisi economica spaventosa, emergenza pandemica, isolamento e guerra hanno indubbiamente influito sulla portata del fenomeno del suicidio. È fondamentale, quindi, disporre di dati aggiornati ogni anno, così ricostruire un quadro completo e poter agire di conseguenza.
L’interesse verso i/le minorenni
La mozione sulla prevenzione del suicidio rivolge particolare interesse alla tutela dei/delle minorenni. La presenza dei e delle giovani nel mondo di internet è, ormai, pervasiva. Il confronto costante con il mondo virtuale favorisce il contatto con dimensioni difficili: la competizione esasperata, l’omologazione, il desiderio di emulazioni di corpi e stili di vita. Va inoltre sottolineato che non sono rari i siti web che incoraggiano il ricorso a pratiche di autolesionismo.
Il suicidio è tra le primissime cause di morte tra i e le giovani, la seconda per i giovani adulti. In Italia si stimano circa 4.000 suicidi l’anno. Questo dato, però, non tiene conto del sommerso, composto da tutti i suicidi che non vengono calcolati per assenza di strumenti adeguati.
L’importanza di parlare del suicidio
Di suicidio è importante parlare. In che modo farlo? Innanzitutto, è necessario liberarsi dal timore dell’effetto contagio: parlare di un fenomeno, per quanto drammatico, non significa incentivarlo, o favorirlo Anzi. Le notizie sul tema del suicidio devono essere accompagnate da informazioni relative ai servizi di supporto, alle associazioni di volontariato, ai percorsi di prevenzione. Le persone, prima di tentare il suicidio, le provano un po’ tutte per cercare ascolto. E se trovano un appiglio, possono rimettere mano ai loro piani. L’obiettivo al quale dobbiamo lavorare, quindi, è l’indicare vie alternative: è così che facciamo prevenzione.
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