Un rapporto complesso

I social media sono parte integrante, e sempre crescente, delle nostre vite. Sono soprattutto i/le giovani, nati/e sotto il segno dell’era digitale, ad essere quotidianamente sottoposti/e agli stimoli che questi nuovi strumenti introducono nella nostra quotidianità.

La pervasività dei social network nelle nostre giornate ha spesso portato a sottolineare gli effetti dannosi che gli stessi avrebbero sulle nuove generazioni. La questione, tuttavia,  è più complessa di così. Se è vero che un uso eccessivo o inconsapevole di questi strumenti è pericoloso, i social network costituiscono anche un orizzonte di possibilità per coloro che li sanno abitare.

I benefici dei social media per la socializzazione

La vocazione sociale di queste piattaforme risulta chiara sin da subito. Annullando le distanze fisiche tra le persone, infatti, favoriscono la creazione e il mantenimento di relazioni, anche a distanza. Durante il lockdown lo abbiamo visto chiaramente: in un momento in cui vigeva il distanziamento fisico, i social hanno rappresentato uno strumento fondamentale per ridurre le distanze. Ci hanno permesso di avvicinarci e di creare spazi di socialità inediti.

Oltre a permettere il contatto con i nostri affetti, lontani e vicini, i social network ci consentono di sviluppare nuovi modi di fare comunità. Queste nuove comunità non si basano tanto sulla prossimità fisica quanto sulla comunanza di interessi e stili di vita. La partecipazione a discussioni, chat o gruppi informali online rappresenta spesso per i/le giovani un’occasione di confronto e di crescita capace di favorire la conoscenza di sé e di incentivare un lavoro di costruzione attiva della propria identità.

Le potenzialità educative

Le piattaforme social racchiudono un universo di possibilità anche dal punto di vista educativo. Le reti sociali online sono luoghi capaci di sostenere l’apprendimento. Il confronto con le comunità di pari online, infatti, ha come effetto quello di stimolare la motivazione e il coinvolgimento dei/delle giovani nello studio, incentivando il lavoro collaborativo e di gruppo anche nella vita offline.

Grazie ai social media, i/le giovani hanno l’occasione di sviluppare nuove competenze, sperimentare nuovi passatempi e condividere idee, contenuti e competenze con una platea di persone fino a pochi anni fa inimmaginabile. Inoltre, rispetto al passato, le nuove generazioni tendono a produrre attivamente contenuti piuttosto che fruirne passivamente. Questa attitudine contribuisce a favorire lo sviluppo di creatività e inventiva.

I social network possono rappresentare uno spazio positivo: educazione, socialità e creatività sono solo alcuni degli ambiti che possono risultarne influenzati positivamente. Ciononostante, è opportuno tenere a mente i rischi legati al loro utilizzo. L’obiettivo deve essere il mantenimento di un equilibrio consapevole nell’approccio a questi strumenti.

Il Centro Senza Fili lavora per accompagnare giovani e genitori nello sviluppo di una relazione sana con i mezzi digitali. I nostri professionisti e le nostre professioniste sono a disposizione per una consulenza, a cui potranno seguire una serie di incontri per la ragazza o il ragazzo. Presso il Centro è inoltre possibile intraprendere percorsi altri rispetto a quelli individuali: incontri diretti all’intero nucleo familiare o coaching adolescenti, servizio che garantisce un primo approccio a tematiche sensibili.

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